Lo youth worker svolge attività con e a favore di giovani e gruppi giovanili volte al raggiungimento di condizioni di autonomia, empowerment, inclusione sociale, promozione, valorizzazione e attivismo giovanile, partecipazione democratica. Attraverso metodologie e pratiche educative non formali e in contesti non convenzionali, supporta i giovani nei processi di costruzione identitaria e definizione del ruolo sociale, ne valuta le capacità e individua propensioni e talenti (scouting), li orienta e li supporta nei percorsi di vita (formativi, lavorativi, familiari, culturali, sociali, politici, di cittadinanza, etc.), favorisce la creazione di capitale sociale, sostiene il riconoscimento di responsabilità, lo sviluppo di progettualità personale e collettiva e il coinvolgimento dei giovani nella vita pubblica, ingaggia i giovani in pratiche collaborative, partnership di lavoro e cooperazione cross-settoriale. Svolge attività di mediazione relazionale, in contatto con istituzioni e gruppi informali presenti nel territorio. Lo youth worker opera in stretta collaborazione con altre figure professionali e con i servizi del territorio. Trova collocazione, come dipendente o autonomo, in strutture e progettualità pubbliche e pubblico-private in cui si svolgono attività finalizzate alla promozione giovanile, alla partecipazione e autostima individuali e collettive, alla prevenzione delle marginalità e del disagio sociale, alla integrazione e alla partecipazione nell’impegno sociale, politico e civico.